giovedì 7 novembre 2019

#15 [RECENSIONE] La bambina dei fiori di carta, Sarah Maestri


LA BAMBINA DEI FIORI DI CARTA, Sarah Maestri
Pagine 127 | 15,00 €


TRAMA
I fiori di carta Sarah ha imparato a farli nel reparto oncoematologico di pediatria dell'ospedale San Matteo di Pavia. Aveva solo tre anni quando le diagnosticarono una grave malattia emolitica. Da quel momento trascorre gran parte della sua infanza in corsia dove, pur toccando con mano il dolore, di quei giorni vissuti fra i camici bianchi, in balia di esami, terapie sempre nuove e prognosi mutevoli, Sarah custodisce solo ricordi felici.
La malattia, vista attraverso gli occhi di una bambina, si tinge di poetica leggerezza, perde la sua connotzione drammatica per trasformarsi in un gioco. In queste pagine non c'è traccia di sofferenza, il dolore che ostella il passato della protagonista e che torna prepotente  nel suo presente, le insegna ad apprezzare ancora di più il "dono" che le è stato fatto, la vita. I ricordi dei giorni in ospedale si intrecciano con i pensieri di Sarah adulta, che sin da piccola coltivava il sogno di diventare attrice. Il flusso emotivo esplora difficoltà e sfide che questa ragazza si trova ad affrontare sia sul piano esistenziale, sia professionale. 




Lo so, lo so cosa state pensando.. un altro libro drammatico pieno di sofferenza; colmo di giorni sofferti in pallide mura d'ospedale.. e ammetto che da una parte lo speravo anch'io! 
Chi mi conosce sà che adoro leggere storie drammatiche vissute realmente, storie di chi ce l'ha fatta (ma anche di chi ci ha abbandonato). 

Quando ho chiesto in prestito a mia zia La bambina dai fiori di carta, ho pensato che mi sarei ritrovata a leggere uno dei libri che tanto adoro e che tanto strimpellano le mie corde di gusti letterari: invece no. 
Il libro mente. La sinossi pure. 

Il primo capitolo si rivelò proprio come quello che cercavo: ci troviamo dinnanzi ad un flashback in cui Sarah Maestri - attrice in Notte prima degli esami - ricorda il suo periodo in ospedale. Ho pensato: niente di meglio!
Poi ho letto il secondo capitolo... 

Perché lo hai fatto, eh, Sarah? Perché ti sei presa gioco di me facendomi credere che il tuo libro parlasse della tua malattia e invece è semplicemente un racconto della tua carriera e della tua vita privata? PERCHE', DIMMELO! 



Ho pensato: va bene, lo chiudo, basta. Non perderò tempo appresso ad un libro che non mi sta dando quello che voglio davvero. E devo dire che solitamente è proprio quello che faccio quando mi rendo conto che il libro non mi dice niente. Questa volta, però, ho preferito rischiare e leggerlo fino in fondo. 

Ho dato una chance a Sarah e alla sua storia e devo dire che, alla fine, non mi è dispiaciuto così tanto. Credevo che non mi sarebbe piaciuto affatto, invece ho apprezzato la sua semplicità: è vero, lo ha fatto passare per tutt'altro, però alla fine è una lettura molto umana. Lentamente, Sarah Maestri ci fa entrare nella sua vita (privata e non) scoprendo tutte quante le sue carte. Il modo in cui si mette a nudo stempera quello che spesso pensiamo di chi è famoso. A volte pensiamo che non sia umano, che non possa provare quello che proviamo noi.. eppure, tra i suoi vari pensieri e le sue riflessioni ogni tanto ti ritrovi e rivedi in lei quel che tutti siamo: giovani, vivi, umani. 


Non è l'esteriorità a farmi paura, è il tempo. Il tempo che scandisce secondo dopo secondo l'arrivo della fine, la fine di ciò che io amo di più: la VITA.

Ci sono aspetti del libro che non mi sono particolarmente piaciuti. Ad esempio, i racconti delle sue relazioni, degli uomini che si sono susseguiti nella sua vita: l'ho trovato un banale clichè. Anche in quello, nella sua ricerca comunque di qualcuno che sappia amarla, valorizzarla, ho però ritrovato un po' di me. C'è una citazione particolare che mi ha fatto pensare a molte mie coetanee, sicuramente già sentita anche se in toni differenti: 


Ho sempre idealizzato gli uomini di cui mi sono innamorata. Puntualmente, scelgo quelli che mi rifiutano o che comunque creano una distanza tra noi e mi logoro sognando il nostro amore chiusa nella mia stanza. Un amore a senso unico da disegnare e colorare a mio piacimento. 

Ritorna imperterrita l'umanità di Sarah che spera, vive e ricerca quello che alla fine tutti noi ricerchiamo: stabilità, serenità, il raggiungimento di qualche sogno
Accenna poco a quel che davvero ha sudato per poter raggiungere i propri obbiettivi, quasi come se alla fine le fosse venuto naturale e non fosse stato davvero faticoso. 
Credo che questo aspetto l'avrebbe dovuto approfondire un po' di più perché alla fine, accennando alla sua vita e al suo successo, non lo fa godere bene neanche a noi senza dirci davvero quel che ha penato.

In lei ho ritrovato un po' di me. L'ho già detto? Ma lo ripeto a gran voce perché forse proprio questo mi è piaciuto del libro: il fatto che, alla fine dei giochi, pur essendo distante da lei, condivido con Sarah Maestri dei punti di contatto. 


Non fumo, non mi drogo, non bevo. Una vita senza vizi, mi dicono tutti. In realtà, invece, faccio sempre e solo tutto quello che mi piace. Il punto è che spesso ciò che piace a me non è omologato alla massa. 

Tutto sommato il libro non è stato male
Certo, mi ha deluso inizialmente e quell'amarezza proprio non me la riesco a togliere da dosso, però è stata comunque una lettura leggera e non da disprezzare. 
Il genere deve piacere! 
Ha i suoi difetti come ogni libro, ma se inizialmente lo leggevo con pesantezza e svogliatezza, alla fine l'ho conclusso serenamente ed interessata. 
Okay, Sarah.. ti perdono per la gaffe iniziale! (forse
/5

Avete già letto questo libro?
Cosa ve ne pare? 

Io devo dire che dopo la lettura ho decisamente bisogno di rivedere Notte prima degli esami e ricercare nella sua recitazione qualcosa che mi riporti alla vera sè!
Parliamone!

2 commenti:

  1. Il fatto che riesci a portare avanti letture che in altri tempi avresti velocemente abbandonato è il segno del tempo che passa. Si cambia con il tempo e si riesce, come Tu hai fatto, a trovare anche dove non credevi qualcosa che giustifica la tenacia della lettura. Sfogliare un libro permette ad ognuno di trovare quel che cerca, le parole giuste, l'emozione, il coinvolgimento. Nelle parole di questo libro hai avuto la capacità di trovare quel che forse non speravi. Brava.

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