domenica 27 dicembre 2020

#20 [RECENSIONE] Teresa Papavero e lo scheletro nell'intercapedine, Chiara Moscardelli

 


Teresa Papavero e lo scheletro nell'intercapedine, Chiara Moscardelli 

Pagine 284 | 16.00 €

TRAMA
Da quando Teresa ha risolto ben due casi di scomparsa ed è ospite fissa del programma tv "Dove sei?", il borghetto di Strangolagalli sta vivendo la sua epoca d'oro. Un flusso costante di turisti ha messo a dura prova la capacità alberghiera del paese: semplicemente insufficiente. Per questo sta per inaugurare “Le Combattenti”, il nuovo grande Bed & Breakfast delle amiche Teresa Papavero e Luigia Capperi. L’insegna è pronta, le pareti sono dipinte di un bel rosa con tanto di fenicotteri dorati e Teresa, dopo essersi improvvisata imbianchina e decoratrice d’interni, si appresta a buttare giù l’ultimo muro quando intravede qualcosa: nell’intercapedine ci sono delle ossa, ossa umane. Teresa comincia ad indagare e si affianca subito, e molto da vicino, al medico legale che si occupa del caso, Maurizio Tancreti. Ma se Tancreti non nasconde una certa simpatia nei suoi confronti, che fine ha fatto Leonardo Serra, il bel poliziotto che l’ha sedotta e abbandonata? Da Strangolagalli a Ventotene, da Roma allo spettrale manicomio di Aguscello, una nuova avvincente indagine della psicologa criminale più acuta e imbranata di sempre.


Recensione

“Chi vuoi che vada a Strangolagalli a nascondere uno scheletro?” 

Questa la domanda intorno alla quale si sviluppa tutto il secondo romanzo della collana di Chiara Moscardelli, che vede come protagonista Teresa Papavero, una irriverente detective dotata di grande arguzia, in grado di risolvere gli omicidi più efferati.

Teresa è una donna molto intelligente (sebbene voglia fare credere a tutti il contrario), ha le sue insicurezze dettate dall’abbandono della madre, che la spingono a non legarsi mai troppo a qualcuno, e dalla poca stima che il padre, Giovan Battista Papapavero, illustre professore di criminologia, sembra avere nei confronti della figlia. Gestisce un B&B in un piccolo paesino della ciociaria, Strangolagalli, con la sua amica Luigia. Grazie alle imprese del romanzo precedente, Strangolagalli non è più il paesino sconosciuto di un tempo, ma attira sempre più turisti, è proprio per questo che Luigia e Teresa decidono di ampliare il loro B&B con una nuova struttura.

Qui inizia la nostra indagine: abbattendo un muro durante i lavori di ristrutturazione Teresa ritrova uno scheletro nascosto lì chissà da quanto tempo, fiutato il mistero, si mostra subito determinata a trovare l’identità della vittima e il suo assassino. Non sa che questa indagine la porterà non solo a svelare il colpevole, ma anche a conoscere meglio se stessa e i suoi tormentati sentimenti legati all'abbandono della madre e l'irrisolto amore per il poliziotto Serra.

Romanzo molto carino, sorprende, soprattutto se penso al contrasto tra il primo capitolo – in cui si descrive il momento più cupo del romanzo – e la copertina gialla con i fenicotteri gonfiabili in bella vista. E’ ricco di colpi di scena, la risoluzione del caso non è scontata; non è un giallo penate, alterna il mistero alla leggerezza della vita di Teresa: il modo che ha di essere e di condurre le indagini, unito alle figure buffe degli abitanti di Strangolagalli e al suo dilemma romantico tra Tancreti e Serra. Ho adorato questo miscuglio di momenti e soprattutto il fatto che sia un romanzo che ci giuda in una piccola crescita della protagonista: da donna insicura, che soffre l'abbandono della madre e per questo non vuole impegnarsi a donna con maggiore sicurezza nelle sue capacità e pronta a rischiare per ciò che veramente vale.

  /5

Ho comprato questo libro a Firenze per affrontare un viaggio di ritorno a casa e devo ammettere che è stato un buon compagno di viaggio.
Come avrete notato questo è il secondo libro di una collana, non ho ancora letto il primo, ma sicuramente rimedierò. 
E voi avete letto il primo libro o questo stesso? Cosa pensate di Teresa e delle sue avventure? 

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