lunedì 9 novembre 2020

#19 [RECENSIONE] Alaska, Brenda Novak


ALASKA vol. I, Brenda Novak
Pagine 463 | 12.00 €

TRAMA
Stanno accadendo cose strane nel piccolo villaggio di Hilltop, remota località dell'Alaska dove l'inverno è così gelido da ottenebrare le coscienze. Da quando, tre mesi prima, è stata aperta Hanover House, una clinica psichiatrica di massima sicurezza che ospita con finalità scientifiche i più feroci serial killer d'America, nessuno dorme più sogni tranquilli e a nulla servono le rassicurazioni di Evelyn Talbot, la psichiatra trentenne determinata che dirige l'istituto insieme al suo collega Fitzpatrick. Soprattutto quando nella neve avviene un macabro ritrovamento: i resti di una donna, orrendamente martoriata. Per il giovane sergente Amarom è la conferma di ciò che ha sempre temuto: portare un branco di efferati assassini a pochi metri dalle loro case e dalle loro famiglie è stata una decisione estremamente pericolosa. Ma la sua fermezza si scontra con il fascino fragile e misterioso di Evelyn, il cui passato nasconde il più nero e atroce degli incubi. E mentre una violenta tormenta di neve si abbatte sul paese rendendo impossibili i collegamenti e le comunicazioni, la psichiatra ha più di un motivo per pensare che quel primo omicidio sia un messaggio destinato proprio a lei e che l'ombra del passato la stia per raggiungere ancora una volta. 


Recensione
Il Dottor Fitzpartick dice che tutti portiamo una maschera. E che negli psicopatici la maschera è più come uno specchio. Riflettono quello che pensano tu voglia vedere, perché dentro hanno il vuoto. 

La psichiatra Evelyn Talbot decide di aprire, in una gelida e tranquilla cittadina dell'Alaska, Hanover House, una clinica psichiatrica di massima sicurezza che ospita con finalità scientifiche i più feroci serial killer d'America inseguendo il suo sogno di poter trovare una cura alla psicopatia.

Lei per prima aveva potuto assaggiare quel che una mente psicopatica è capace di fare venti anni prima, quando il suo fidanzato Jasper Moore aveva ucciso le sue amiche e seviziato lei in un capanno per giorni. 

All'interno del prologo, Brenda Novak, descrive l'agghiacciante fuga di Evelyn dal fidanzato Jasper - ormai convinto di averla uccisa - attraverso un flashback accurato che riesce a rapire il lettore.

Per chi mi segue da molto, sa che io non amo leggere i thriller. Sono gli unici libri che leggo davvero molto raramente, anzi, a pensarci, non me ne viene in mente neanche uno. Eppure, la bravura della Novarak e la storia avvincente mi ha completamente rapita permettendomi di finire il libro in due giornate. 

Fin da subito si entra in un clima di suspense, quando, nei primi capitoli, un detenuto della struttura psichiatrica, Hugo Evanski la mette in guardia dicendole che presto sarebbe accaduto qualcosa di terribile. Evelyn non gli dà molto ascolto, convinta anche dal fatto che Hugo aveva, in passato, tentato di attirarla al di là del vetro e l'aveva colpita gravemente. In fondo, gli psicopatici sanno dove colpire, sanno essere grandi manipolatori per manovrare la vittima a loro piacimento.

Evelyn, si lascia cadere alle spalle le parole di Hugo e torna agli altri pazienti. Ma, l'arrivo di una tormenta, e la sua auto decisa a non partire, non le permetterà di tornare a casa. Rassegnata al fatto di dover passare la nottata nella sua auto ormai gelida, un viso conosciuto farà capolino al suo finestrino offrendole aiuto. In questo modo, la scrittrice di presenta l'affascinante ventiseienne sergente Amarok, con cui qualche mese prima aveva avuto un flirt e a cui aveva spezzato il cuore

La dottoressa Talbot non aveva più amato nessuno da quando Jasper l'aveva ferita e non aveva neanche più avuto un rapporto sessuale. Ogni occasione sembrava per lei un pericolo facendola allontanare da qualsiasi felicità che le si proponesse.

Dopo aver tentato invano di far ripartire l'auto, il sergente Amarok offre ad Evelyn di dormire a casa sua.

Credo che da questo momento in poi entri in gioco tutta la bravura della scrittrice che, non solo ci trasporta in un thriller, ma anche in un libro colmo di passione e di paure, in cui la fragilità di Evelyn viene messa completamente a nudo. Amarok sarà un personaggio di spicco per la sua empatia e la sua capacità di far sentire Evelyn a casa ed al sicuro. Tutto questo riuscirà a far abbassare le difese alla rinomata psichiatra che si permetterà di mettere in gioco, dopo tempo, il suo cuore.

"Ti dispiace di avermi conosciuta?" A un tratto lui cambiò atteggiamento, come se stesse prendendo nota di ogni suo piccolo gesto o espressione. "Se non ti conoscessi, la mia vita sarebbe più semplice. Mentirei se dicessi che non penso a te, a noi, ogni giorno. [...] Più di una volta al giorno. Per cui sì, in un certo senso vorrei non averti mai conosciuta. Perché se non ti conoscessi, non saprei cosa mi perdo."

Ma la loro dolce tranquillità li riporta alla realtà quando, il mattino seguente, Amarok fu chiamato d'urgenza ed entrambi si ritrovarono dinnanzi ad un brutale omicidio che sembrava voler lanciare una sfida ad Evelyn

Jasper era tornato per lei? Tutto faceva pensare di sì, ma di una cosa Evelyn era certa: Hugo sapeva. 

Il libro continua con le varie storie che si intrecciano. Ogni personaggio presente è ben descritto e ha un importante ruolo all'interno della storia e, credetemi, l'assassino sarà probabilmente l'unica persona a cui non penserete mai. Ben presto, Hanover House si mostrerà un covo di corruzione ed Evelyn dovrà combattere contro il timore che Jasper sia tornato a prenderla ed i colleghi che cercheranno di scavalcarla togliendole il suo sogno. 

Personalmente, l'ho trovata una lettura davvero piacevole e coinvolgente. Ogni capitolo rapisce il lettore poiché imbevuto di suspense ed è caratterizzato da una citazione di famosi serial killer. 

Brenda Novak mi ha dato la possibilità di affacciarmi al mondo del thriller facendomi ricredere completamente e credo sia una bellissima serie da cui iniziare per chi, come me, non ha mai letto questo genere di libro. 
Quel che ho amato di più? La storia tra Evelyn e Amarok che dimostra, ancora una volta, che l'amore può davvero aiutare a superare i propri timori ed i propri limiti permettendo di poter mostrare le proprie fragilità. 
L'unica pecca sono alcuni verbi usati in maniera errata. 


/5

Impaziente di leggere gli altri volumi della serie, vi chiedo: avete già letto questo libro?
Cosa ve ne pare?

Parliamone!

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