mercoledì 23 febbraio 2022

[RECENSIONE] Rex et Regina

 


REX ET REGINA, Simona Spataro Pagine 84 | 10.00 €

Amore e tormenti, paura e speranze, solitudini e passioni: una Regina e il suo Re, rappresentazione allegorica di una donna antica e moderna alla ricerca del suo uomo, che vive di emozioni e sensazioni, che prescindono dai luoghi e dagli spazi temporali, dalle epoche e dalle culture. Una poesia che accarezza l'anima proprio come un ritmo musicale si muove ora lenta e sinuosa e ora veloce e incalzante.
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Ho bisogno di te:
perché ti penso continuamente, 
perché mi piace abbandonarmi 
alla vellutatezza della tua pelle, 
perché sei parte di me, 
perché mi sai rendere diversa 

E' la prima volta che mi capita di recensire un libro di poesie e solamente in questo momento, davanti questo schermo, mentre le mie dita scorrono sulla tastiera mi rendo conto di quanta responsabilità si ha mentre si cerca di recensire l'animo più intimo di una persona. 

Le poesie non sono solamente parole che si rincorrono su un foglio bianco, sono squarci del nostro animo, delle nostre paure, dei nostri desideri.

Rex et Regina si suddivide in tre parti, ognuna delle quali raccoglie un piccolo fascicolo di poesie. La prima parte della raccolta di poesie racchiude in sé ben dieci componimenti che non seguono una metrica ben precisa, né un ritmo definito, ma sono turbinii di emozioni che come tempeste non seguono alcuna regola

I pensieri della scrittrice fluiscono sul foglio qui in rima baciata, lì sciolta. Abbiamo componimenti divisi in più strofe e componimenti di una sola strofa. Tra tutta questa magia di parole c'è una grande certezza: oltre ogni metrica, oltre ogni ritmo, non viene mai meno l'animo più profondo di Simona Spataro.
E' passato un solo anno
con tanti giorni che però
non basteranno mai. 

E' bastato un solo attimo 
per innamorarsi e, il tempo 
di darci qualche bacio e di vivere
tutti gli altri che verranno. 
Le poesie d'amore ci parlano di innamoramento, di passione, ma anche di paure. L'attesa, il bisogno di una persona, il sentimento che scalda il petto della Regina innamorata del suo re, ma anche del suo Re che per la regina farebbe ogni cosa. 
Dove sei, mio Re?
Cosa rimane della tua Regina?
La seconda parte del libro, e la terza, sono per me le più corpose, le più colme di sensazioni. Abbiamo componimenti che richiamano ancora l'amore e i tormenti; le paure e i desideri; e il tutto è contornato da un forte richiamo della natura come nelle poesie intitolate Luna e Primavera. Di quest'ultima i primi due versi mi hanno completamente rapita, ero lì a leggerli e rileggerli e a chiedermi cosa loro volessero dire al mio cuore, o ancor meglio, quale punto del mio animo avesse trovato pace e rifugio in quei due singoli versi. 
Voglia di primavera
nel mio freddo inverno.

Nella terza parte del libro troviamo due poesie composte nel pieno della quarantena e subito ho potuto constatare una cosa. La pandemia ha messo ognuno di noi a dura prova. Ha messo a dura prova i nostri affetti, la nostra libertà, le nostre paure, ma ci ha anche permesso di fare un salto dentro di noi. 

Siamo portati per natura ad evitare di stare da soli con noi stessi e il lockdown invece ci ha fatto proprio stare da soli, ci ha messo in contatto con la nostra parte più intima e c'è chi, come Simona, ha saputo farne tesoro. Ha saputo far parlare il suo animo in un momento in cui il silenzio era tutto quel che ci rimaneva e per questo la ringrazio

Concludo la mia recensione lasciandovi una delle ultime poesie ed invitandovi ad una riflessione perché i componimenti fanno questo, ci lanciano un input e se siamo celeri nell'afferrarlo possiamo riconoscerci davvero. 

Fuoco

Siamo anime di fuoco,
perdute,
tra le ombre di un'esistenza senza luogo. 
 
E tu? Hai già letto questa raccolta? 
Parliamone!

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