martedì 17 ottobre 2017

#10 Amy mia figlia, Mitch Winehouse - Quanto sballa?

Amy, mia figlia
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Amy, mia figlia è il primo vero libro sulla vita della cantante Amy Winehouse. 
Il padre ha deciso di scrivere questo libro per renderci partecipi della vita di Amy e per farci realmente comprendere che tipo di persona era. Una ragazza semplice, sempre solare, che amava la vita e che non avrebbe mai voluto un epilogo simile. 
Una ragazza colma di generosità e passione per la musica, ma anche fragile e, molto spesso, colma di dolore. 

Non possiamo sapere quello che la vita ci riserva. Non possiamo sapere se ci saranno più giorni bui che giorni colmi di luce. Non possiamo sapere se ci sarà più serenità, o più dolore. Ma possiamo scegliere come affrontare questi momenti e possiamo fare la scelta giusta. 



Mitch Winehouse è nato e cresciuto a Londra. Nel corso della sua vita ha lavorato come uomo d'affari, rappresentante e, più recentemente, come tassista nella capitale inglese. Ha insegnato alla figlia Amy ad amare ed apprezzare la musica, e ha pubblicato l'album jazz Rush of Love (2010). Oggi si dedica a tempo pieno alla raccolta fondi per la Amy Winehouse Foundation. 







Quali emozioni mi ha suscitato? 

Riprendere a leggere con questo libro ha risvegliato in me la voglia di leggere. Amy, mia figlia, mi ha fatto capire quanto fosse vero l'amore che provavo per la lettura, quanto mi mancasse rifugiarmi nuovamente tra le pagine di un libro. 
Ma soprattutto, mi ha ricordato quanto un libro possa essere una medicina: una dolce pillola che ti aiuta nei momenti più difficili, che ti riporta felicemente con i piedi per terra. 

Ho acquistato il libro in questione questa estate, durante la mia piccola vacanzina a Rimini. Una sera ero a passeggiare vicino l'Hotel in cui alloggiavo con mia cugina in cerca di alcuni regali da acquistare, e mi sono imbattuta in una piccola libreria. 
Per mia grandissima gioia (e come al solito fortuna, visto che ormai non pago mai i libri a prezzo intero, ahah) stavano facendo tutti i libri al 60% e forse quel prezzo super stracciato è stata la spinta in più che mi serviva per comprarlo: due secondi dopo era tra le mie braccia.

Non ho resistito: la mattina del giorno seguente stavo già leggendo e, ovviamente, mi stavo già innamorando. 

Amy, mia figlia inizia dalle origini, ovvero dalla nascita di Amy. Il padre scorre velocemente i fotogrammi dei suoi primi anni con Amy mostrandoci il carattere della bimba che, fin dai primi anni, aveva dimostrato di essere testarda, sicura di sé e capace di farcela da sola. 

Già a dodici anni era decisamente autonoma: decide di inviare una lettera di ammissione ad una scuola di recitazione a tempo pieno dove lei spera di poter perseguire il suo desiderio. 
Nella lettera che invia alla più prestigiosa scuola di Londra, la Sylvia Young Theatre School, Amy appare per la ragazza che è, ovvero trasparente. E lo dimostrano le sue parole: 





"In tutta la mia vita sono sempre stata chiassosa,
al punto che spesso mi è stato detto di tacere. 
L'unica ragione per cui sono stata costretta 
ad essere così chiassosa è che per farti sentire,
nella mia famiglia, bisogna urlare[...] 
Voglio che la gente senta la mia voce 
e dimentichi per cinque minuti i suoi problemi." 


A soli dodici anni, Amy aveva scritto questa lettera. Una lettera colma di intelligenza: fin da subito si più capire che Amy è presa da una forte capacità introspettiva ed è capace di riuscire a guardarsi dentro, nonostante la sua giovane età. 
E se sono rimasta io sorpresa da questa lettera, possiamo ben capire come rimase Sylvia Young che accettò con piacere la sua "entrata di scena" (rimanendo in tema teatro) nella sua scuola, definendo Amy come una persona con spirito selvaggio ed una straordinaria intelligenza. 

Il padre di Amy continua a riportarci la personalità della figlia senza censurare nulla: dal suo essere una ritardataria cronica; dal suo spirito ribelle che la fa mettere in difficoltà in ogni scuola dove va; ma soprattutto la sua dolcezza, la sua intelligenza e la sua generosità. 
Queste caratteristiche non hanno fatto altro che permettermi di tuffarmi ancor di più nel libro, poiché non ho ritrovato in Amy semplicemente una biografia, ma anche un riflesso di me stessa: suo padre non ha fatto altro che descrivere Amy e questa sua descrizione non ha fatto altro che farmi sentire in sintonia con la cantante, piccolo riflesso della mia personalità selvaggia, ma intelligente. 



Micth non ci preclude nulla: superati i primi capitoli che parlano dei primi anni di vita di Amy si tuffa nella sua adolescenza e, quindi, nel primo amore di Amy trovato nella persona di Chris Tylor, un giornalista della WENN un'agenzia di stampa online dove Amy stava imparando a scrivere articoli. 
La loro relazione durò nove mesi e quando si lasciarono, Amy fu sopraffatta dalla tristezza. Un'esperienza a cui tutti prima o poi veniamo esposti! Ma la cantante, inizia così a scrivere trasformando la sua sofferenza in un punto di forza artistico: scrive così il suo primo disco, Frank, dedicato interamente a Chris ed alla loro relazione. 

Amy con il suo primo disco incassa i suoi primi premi e le sue prime soddisfazioni. E Mitch ci fa notare che tutto quel che Amy scrive è reale, ispirato a fatti della sua vita. Lei portava con sé un quadernino su cui annotava ogni tanto qualche pezzo che le veniva in mente per una sua nuova canzone.

Purtroppo non sono stati tutti bei tempi, poiché con l'arrivo di una persona nella vita di Amy la sua esistenza viene stravolta. Amy cade, insieme al suo iniziatore Blake Fielder, cade nel vortice delle droghe e dell'alcool. 


"Amy era sempre stata assolutamente contraria alle droghe pesanti.
Blake Fielder-Civil cambiò tutto ciò." 





Mitch ci fa comprendere chiaramente, senza giri di parole, che la sua bambina intraprende una relazione tossica sotto ogni punto di vista. Si può attribuire a questo ragazzo l'inizio dei problemi legati alle dipendenze di Amy che, se prima riesce a reggere il fascino delle droghe, alla fine cade, comodamente, insieme al suo partner (successivamente suo sposo) nel giro della droga. 





La relazione instabile tra i due aiuta però Amy ad elaborare un nuovo cd, che avrà ancor più successo rispetto a Frank e che farà fare ad Amy un po' di viaggi al di fuori dell'Inghilterra. 
SI parla di Back to black, disco molto forte che racchiude i momenti di sofferenza, ma anche di rinascita, della giovane cantante. Un disco che parla molto di lei, delle sue dipendenze e della sua relazione con Blake. 

(cd che in particolar modo è il mio preferito, forse quello in cui mi ritrovo di più).



Con l'arresto di Blake, Amy riesce ad entrare in una clinica e a ripulirsi completamente dalle droghe, ma il suo problema delle dipendenze persiste rifugiandosi nell'alcool. Anche in questo caso Mitch non si trattiene e non minimizza: descrive nei minimi particolari la discesa e la risalita di Amy, la sua vita altalenante è messa a nudo in questo meraviglioso libro. 
Purtroppo questa dipendenza fu per Amy fatale: il 23 Luglio 2011 la giovane promessa inglese perse la vita durante la notte. 




"Poco tempo fa Richard mi ha mostrato un vecchio quaderno
di scuola di Amy del 1995. [...] Me ne ero appena andato di casa
e lei scrisse che le mancavo[...] Nell'ultima annotazione 
sul quaderno scrisse: <Amo vivere... e vivo per amare> 
Aveva solo dodici anni. " 


Mentirei se dicessi che questo libro non mi ha affatto colpito. In verità ho ritrovato la mia personalità tra le pagine: Amy è decisamente simile a me. 
Il vero motivo per cui l'ho comprato è stato perché io sono insaziabile: mi piacciono i misteri, mi piace capire le persone, mi piace scoprire nuove personalità e quella di Amy non ha fatto altro che soddisfare la mia richiesta. Non si è però limitata a questo: mi ha ricordato chi sono

Alla fine del libro ho pianto. 

Ho pianto perché in quella giovane ragazza ho visto me stessa, ma soprattutto, perché ho visto chi era lei: era una ragazza, come noi. Amava la vita, amava vivere. Amy, mia figlia, mi ha ricordato che la vita non è sempre il massimo; che non potremo mai sapere cosa ci sarà riservato. Ma non dobbiamo dimenticare che, nonostante tutto, avremo mille possibilità. Avremo mille possibilità per ricominciare, per farcela davvero, nonostante tutto. 

Non posso che dichiararlo un capolavoro. 
È una biografia introspettiva, forte. 
Le cinque stelle le ha meritate tutte. 





"Amy era una ragazza meravigliosa con un cuore immenso.
Serbatene il ricordo nel vostro.





mjchela



6 commenti:

  1. Bentornata Mjchela. È un po' che ti aspettavamo e siamo contenti del tuo rientro chi non muore si riscrive... Il tocco è rimasto sai ancora immergerTi nelle parole di un libro e portare a galla quelle che lo rendono unico. Brava come sempre.

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  2. Ciao, bel blog complimenti...leggendo la tua "autobiografia" vedo che abbiamo parecchio in comune...
    Ho iniziato a seguirti...spero passerai da me Se fosse per sempre a ricambiare
    Un bacio, ale

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    1. Ciao Ale! :) Grazie mille per il complimento al blog, passo subito a visitare il tuo ^^

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  3. Davvero toccante la storia di questa artista.
    Un saluto

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