lunedì 11 ottobre 2021

[RECENSIONE] Il dolce domani


IL DOLCE DOMANI
, Banana Yoshimoto Pagine 98 | 8.90 €

Sayoko e Yoichi hanno avuto un incidente, lei è rimasta gravemente ferita, lui invece non c'è più. La loro era una storia bellissima, in cui la scarsa volontà di impegnarsi era compensata da un amore profondo e libero, e senza di lui Sayoko si sente vuota, o forse, come le dice l'amico okinawao Shingaki, deve solo andarsi a riprendere il suo mabui. E' proprio la ricerca del mabui, qualcosa che somiglia molto all'anima e che Sayoko non sa nemmeno se rivuole per davvero, il tema centrale di un romanzo che, con profondità e delicatezza, racconta il dolore e la rinascita di chi è sopravvissuto alla morte di qualcuno che amava. 
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Non c'è più niente da fare. Io posso anche morire, ma lascia che Yoichi viva. Se rimane ancora un soffio di vita in me, dallo a lui. I miei occhi hanno visto tante cose. Paesaggi stupendi e una miriade di istanti. Ho avuto un tetto sotto cui dormire, il dono di due bravi genitori, ho riso di gusto, mangiato in abbondanza, un corpo sano e forte. Grazie di tutto. Ma fa' che Yoichi viva. 
Il dolce domani inizia così, con un tragico incidente. Sayoko e Yoichi sono insieme da molto tempo. Non sognano in grande il loro futuro, ma vivono a pieni polmoni quel che la vita gli offre ogni giorno, o meglio, quel che la loro breve vita insieme gli ha potuto offrire, perché in quel dannato incidente Yoichi ha perso la vita. 

Lo ammetto: ero titubante. Di Banana Yoshimoto ne sento parlare da quando avevo quindici anni, ma non mi sono mai sentita abbastanza intrepida da provare a leggere un suo libro fino a questa estate. Credo che alcuni libri approdino nella nostra vita quando ne abbiamo maggiormente bisogno e credo che questo sia proprio il caso di "Il dolce domani". 

Una sera in un bar Shingaki, il suo barista di fiducia, le rivela che, secondo lui, a Sayo-chan è caduto il mabui. Il mabui è l'equivalente della nostra anima e, ad Okinawa, si dice che se ti cade devi tornare a cercarlo lì dove ti è caduto. 

Sayo-chan passerà molto tempo a credere che può vivere benissimo anche nel suo alone nero, nel suo mondo senza mabui, fino a che non si rende conto che è lo stesso scandire del tempo che la porterà a vivere nuovamente. 

Questo libro, per me, parla di rinascita. Ma, soprattutto, mostra chiaramente - e a tratti in modo straziato - le fasi del lutto ed i segni del dolore. Banana Yoshimoto, di fatti, è stata davvero brava a descrivere ogni sensazione che Sayoko prova senza strafare, restando semplicemente nella realtà. 

Sayoko si sente persa, si sente trascinata dal tempo, si sente sola e addolorata. E ammette di piangere ogni lacrime fino allo sfinimento; ammette di bere quasi ogni sera per poter affogare i suoi sentimenti tristi. Cercando di aggrapparsi a quella lucciola felice che altro non erano che ricordi di Yoichi. 
Restava ancora della dolcezza, restavano frammenti da raccogliere. Frammenti sempre più piccoli, giornate sempre più lunghe, e andava bene così. Non mi servivano motivi per andare avanti, non avevo bisogno né di sposarmi e né di fare un figlio. Contava solo il presente, ciò che mangiavo ogni giorno, ciò che bevevo. Il sollievo di sprofondare nel sonno dopo essere rientrata brilla a tarda sera.  

Tolta la rabbia dell'ingiustizia subita; tolto il dolore che l'assenza della persona che ama all'interno della sua vita ciò che rimane è la semplice accettazione ed è questo che amo di "Il dolce domani". Ti parla delle fasi del lutto, delle fasi del dolore e lo fa dimostrandoti che, pur se con fatica, la vita continua e vale la pena di essere vissuta. E il dolore? Vale la pena di essere sentito interamente e profondamente. Bisogna attraversarlo.

Ognuno di noi vive la propria vita portandosi dietro il perso del dolore che ha provato. Ci sono anche quelli che non provano niente e che non portano alcun peso: basta un'occhiata per capire chi sono. Sembrano automi, sono diversi dagli altri. Quelli che portano un peso li riconosci dal colore, dall'incedere pieno di grazia. Ecco perché sono contenta di avere un peso da portarmi dietro. Finché avrò giorni da vivere, voglio viverli con grazia. 
Sono più che sicura che leggerò altri libri di Banana Yoshimoto. Inizialmente sembrava quasi mi stesse deludendo, ma poi sono riuscita a cogliere il significato più profondo del libro. Il dolce domani nasce per accompagnarci - e per farci scoprire - che esiste davvero un domani dolce per tutti noi. Nonostante tutto. 
 
E tu? Hai già letto questo libro? 
Parliamone!

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